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5 febbraio 2019

OFFICINE CST: correlazione tra aumento dello spread e tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione


L’aumento dello spread porta anche ad un allungamento dei tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione. È questo l’elemento che pare emergere dai dati in possesso di Officine CST, società leader nella gestione dei crediti delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione. Nel dettaglio, i giorni medi di pagamento sono aumentati durante l'anno di circa l'8% per gli enti centrali, del 27% per enti regionali e sanità e del 15% per gli altri enti.  La media dei tempi di pagamento, rilevati a dicembre 2018 sul campione di riferimento, è di 180 giorni ed è stato registrato un aumento di circa il 10% che corrisponde ad una media di 20 giorni di ulteriore ritardo. In alcuni casi, per le pubbliche amministrazioni meno virtuose, i tempi di pagamento si sono allungati anche di 40 giorni.

“Abbiamo notato una correlazione tra l’aumento dello spread e un allungamento dei tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione – Spiega Gianpiero Oddone, Amministratore Delegato di Officine CST - Le cause sono imputabili probabilmente a due fattori: uno di tipo psicologico che porta le amministrazioni centrali, in particolare a ridosso delle aste di titoli di stato, a trattenere più liquidità possibile. L’altro è una motivazione fattuale dato che l’aumento del differenziale Btp-Bund impatta sulle disponibilità economiche della P.A. erodendone la liquidità e di conseguenza incrementando i ritardi di pagamento nei confronti delle imprese fornitrici”. 

L’unico comparto ad essere impermeabile all’incremento dello spread sembra essere quello dei comuni e delle amministrazioni locali. I giorni medi di pagamento di questi enti, infatti, sono diminuiti all'inizio dell'anno per poi stabilizzarsi a circa il -11% a fine 2018.

“Il dato in controtendenza delle amministrazioni locali giustifica ancora di più la tesi che l’aumento del differenziale incide sui tempi di pagamento – Continua Oddone - I comuni sono di fatto gli enti meno esposti rispetto a quanto accade da un punto di vista globale e nazionale, e le ripercussioni macroeconomiche hanno tempi di latenza decisamente più lunghi rispetto al resto delle amministrazioni”.

Guardando ai dati di Officine CST emerge anche un altro elemento: alcuni enti italiani hanno tempi di pagamento significativamente superiori rispetto alla media dei tempi di pagamento nazionali, che oscillano tra i 100 e i 120 giorni. Dato che i tempi medi di pagamento sono di circa 180 giorni i pagamenti effettivi di alcune pubbliche amministrazioni superano anche i 12 mesi. Un elemento che va decisamente in controtendenza anche da quanto discusso in sede di Parlamento Europeo. Proprio recentemente l'Eurocamera ha approvato una relazione che tenta di introdurre alcuni elementi per favorire i pagamenti verso le imprese entro i 30 giorni: lo sviluppo di una maggiore trasparenza riguardo il comportamento in materia di ritardo nei pagamenti e la creazione di una white list per promuovere le imprese che si comportano correttamente legandole a forme di compensazione obbligatorie e adeguate a livello fiscale. 

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