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15 settembre 2020

Tecnologie verdi e diversificazione riducono l’impatto della pandemia


Nel primo semestre 2020 il gruppo ha conseguito:

  • fatturato di € 194,8 milioni, in crescita del 4,3%[1]

  • EBITDA di € 21,8 milioni in crescita del 7,3%

  • utile netto di € 6,0 milioni, in crescita del 6,7%.


A giugno 2020 la posizione finanziaria netta era € 126,2 milioni di Euro, in miglioramento del 16,8% rispetto a giugno 2019, grazie a una generazione netta di cassa aggiustata nei 12 mesi di 29,7 milioni di Euro (in crescita del 16,5% rispetto al risultato a giugno 2019).

Uboldo (Va) 15 settembre 2020 – Il Consiglio di Amministrazione di LU-VE S.p.A., riunitosi in data odierna, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020.

“Il primo semestre del 2020 si è chiuso con dati positivi. – ha dichiarato Iginio Liberali, presidente di LU-VE Group – Ringrazio le donne e gli uomini di LU-VE Group, che hanno reagito con prontezza, senso del sacrificio e capacità di adattamento, per garantire la salute di tutti e la continuità produttiva. I buoni risultati della prima parte dell’anno derivano dalla nostra strategia di crescita a lungo termine, fatta di diversificazione geografica e di prodotto, investimenti in R&D e acquisizioni mirate. Lo scenario macroeconomico futuro resta incerto ed è difficile fare previsioni. Tuttavia, sono certo che la forza dimostrata dai dirigenti e da tutti i collaboratori del Gruppo ci permetterà di perseguire gli obiettivi di crescita dei volumi e della redditività a medio e lungo termine”.

 
























































RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA
Il quadro generaleL’anno 2020 si era aperto con un primo bimestre estremamente positivo e un fatturato consolidato dei soli prodotti pari a circa 67 milioni di Euro in crescita di oltre il 31%. Anche i valori relativi all’acquisizione di ordini avevano segnato un dato record con un forte incremento rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso (+49,5%) generando un portafoglio ordini superiore a 84 milioni di Euro (+85%), vicino ai livelli massimi mai registrati.

Nel corso del mese di marzo, tuttavia, la diffusione del Coronavirus, definito pandemia a livello mondiale dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità, ha modificato completamente lo scenario. Da subito, il Gruppo ha adottato severe misure di controllo e prevenzione presso tutti le sedi operative, spesso in anticipo e più stringenti rispetto a quanto previsto dalle diverse ordinanze emanate dalle autorità competenti.

Fin da subito è stato costituito un apposito Comitato di Crisi per la gestione dell’emergenza, al fine di tutelare al meglio la salute di tutti i collaboratori e di affrontare le problematiche che di volta in volta si presentavano con l’adozione di misure e protocolli di gruppo condivisi a livello mondiale oltre che con le organizzazioni sindacali.

Nel momento di massima emergenza, la capacità produttiva del Gruppo in “lockdown” era stimabile tra il 50 e il 55 percento del totale. Tale situazione è stata in parte mitigata dal fatto che anche alcuni importanti clienti (italiani ed esteri) hanno temporaneamente interrotto le attività permettendo così uno slittamento delle consegne degli ordini a portafoglio. In questo difficile, scenario il Gruppo ha dimostrato una forte flessibilità garantendo continuità di fornitura a clienti strategici.

Da subito è stato inoltre posto in essere un attento monitoraggio di tutte le criticità legate alle possibili difficoltà di approvvigionamento, conseguenti alla chiusura degli stabilimenti produttivi di alcuni fornitori (principalmente italiani, ma anche esteri), nonché alle difficoltà legate alla circolazione delle merci. Anche in questo caso grazie alla presenza geografica diffusa, sono state rapidamente attivate fonti di fornitura alternative che hanno permesso di alimentare in maniera quasi del tutto regolare le produzioni.

 
I ricaviI “Ricavi e proventi operativi” hanno registrato un incremento del 4,3% (+8,1 milioni di Euro). A cambi costanti, l’incremento dei ricavi sarebbe stato del 5,5%. A parità di perimetro (senza considerare il contributo di “AL Air” per il primo quadrimestre 2020) si sarebbe registrato un calo del 10,6% (di cui 10,4% legato ai volumi e 0,2% ai prezzi di vendita).

 
I mercati geograficiA livello geografico l’Unione Europea con 148,7 milioni di Euro di fatturato e un’incidenza di quasi l’80% sul totale delle vendite, si conferma l’area geografica più importante per il Gruppo. La percentuale di export è salita a quasi l’83%, in virtù del fatto che l’Italia ha risentito in maniera più marcata rispetto ad altri paesi delle misure di “lockdown” con un calo delle vendite di oltre il 15%.

 
I segmenti di prodotto e di applicazioneLa SBU “Cooling Systems”, che include per intero i volumi aggiuntivi derivanti dall’acquisizione “AL Air”, ha raggiunto un fatturato di 93,9 milioni di Euro con un incremento di quasi il 31%. A perimetro invariato si sarebbe invece registrato un calo del 7,7%, principalmente riconducibile alle misure di “lockdown” che hanno colpito il plant di Uboldo, che tuttora rimane il più grande della SBU. Al netto degli effetti legati alla pandemia è proseguito il trend di crescita del segmento della refrigerazione industriale soprattutto legato a progetti di centri logistici “green” di ultima generazione ad alta efficienza energetica, con fluidi naturali a basso impatto ambientale. L’integrazione di “AL Air” ha invece contribuito sensibilmente a rafforzare la presenza del Gruppo nel segmento “Power Gen”.

 

A causa delle misure di “lockdown” che hanno pesantemente colpito principalmente il sito indiano di Spirotech (-33,6%) e lo stabilimento di Limana (-21%) è stato rilevante il calo subito nel periodo dalla “SBU Components” (-13,5% rispetto al primo semestre 2019) per un fatturato complessivo di 96,9 milioni di Euro. La diversificazione geografica del Gruppo da un lato ha consentito di attenuare l’impatto degli effetti della pandemia sul volume delle vendite degli scambiatori e dall’altro ha contribuito a rafforzare ulteriormente l’immagine del Gruppo presso alcuni clienti di primaria importanza che, temendo interruzioni delle proprie produzioni, hanno apprezzato e riconosciuto la flessibilità produttiva e il supporto ricevuto in circostanze eccezionali.

 
I risultati redditualiIl “Margine Operativo Lordo (EBITDA)” è stato pari a 21,8 milioni di Euro (11,2% dei ricavi) rispetto a 20,3 milioni di Euro (10,9% dei ricavi) del primo semestre 2019. Al netto dell’impatto dei costi non rientranti nella gestione ordinaria, l’EBITDA sarebbe stato pari a 22,1 milioni di Euro (11,3% delle vendite). L’EBITDA adjusted al 30 giugno 2019 era pari a 25,4 milioni di Euro. La variazione rispetto al primo semestre 2019 (-3,3 milioni di Euro) è generata da riduzioni legate all’impatto della pandemia per 4,5 milioni di Euro per le società italiane, per 1,6 milioni di Euro per Spirotech e per 0,2 milioni di Euro per altre società al netto di maggiori contributi di “Al Air” per a 2,0 milioni di Euro e derivanti dall’applicazione dell’IFRS16 per 1,0 milioni di Euro.

 

Il “Risultato Operativo (EBIT)” è pari a 7,6 milioni di Euro (3,9% dei ricavi) rispetto a 8,8 milioni di Euro (3,9% dei ricavi) nel primo semestre del 2019. Al netto dei costi non rientranti nella gestione ordinaria (EBIT “adjusted”) sarebbe stato pari a 7,9 milioni di Euro (4,1% dei ricavi).

 

Il “Risultato netto del periodo” è pari a 6,0 milioni di Euro (3,1% dei ricavi), rispetto a 5,6 milioni di Euro del primo semestre 2019 (3,0% dei ricavi). Il risultato netto del primo semestre 2020 al netto dei costi non relativi alla gestione ordinaria sarebbe stato pari a 6,2 milioni di Euro (3,2% dei ricavi).

 
Il capitale circolante nettoIl capitale circolante operativo di Gruppo (dato dalla somma delle rimanenze e dei crediti commerciali al netto dei debiti commerciali) al 30 giugno 2020 ammontava a 49,7 milioni di Euro, 12,4% delle vendite degli ultimi dodici mesi (era pari a 61,8 milioni di Euro al 30 giugno 2019, 18,1% delle vendite). Al 31 dicembre 2019, ammontava a 37,3 milioni di Euro (9,5% sulle vendite). L’incremento rispetto al dato di fine anno è dovuto all’abituale stagionalità del working capital del Gruppo.

 
La posizione finanziaria netta e la generazione di cassaLa posizione finanziaria netta è negativa per 126,2 milioni di Euro (107,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2019) con una differenza di 18,7 milioni di Euro principalmente dovuta per 14,0 milioni di Euro agli investimenti, per 6,0 milioni di Euro alla distribuzione di dividendi, per 3,4 milioni all’incremento delle altre attività correnti al netto di circa 17 milioni di Euro di flusso positivo della gestione. L’impatto della variazione del circolante è negativo per circa 12,0 milioni di Euro. Nel periodo 30 giugno 2019 – 30 giugno 2020 il flusso di cassa della gestione rettificato delle componenti non operative è stato di circa 29,7 milioni di Euro.

 
Il patrimonio nettoIl patrimonio netto consolidato ammonta a 151,8 milioni di Euro rispetto a 159,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2019. Il decremento (pari a 7,2 milioni di Euro) è sostanzialmente dovuto al risultato dell’esercizio (6,0 milioni di Euro) rettificato dalla distribuzione di dividendi per 6,0 milioni di Euro e dalla variazione negativa della Riserva di traduzione (6,7 milioni di Euro).

 
 
EVENTI SUCCESSIVI ALLA FINE DEL PERIODO
Il fatturato consolidato dei soli prodotti, alla fine del mese di agosto, ha raggiunto il valore di 253,9 milioni di Euro con una crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il 22 luglio sono stati firmati gli accordi definitivi negli USA con le autorità locali e sono stati avviati i lavori di preparazione del terreno per il nuovo stabilimento. Alla fine del mese di agosto il parco industriale di Jacksonville ha corrisposto a Zyklus la prima parte del contributo pattuito in tali accordi relativo all’acquisto del terreno.

Nel corso del mese di agosto, perfettamente in linea con i tempi previsti, è stata avviata la prima linea di produzione di condensatori e raffreddatori di liquido di grandi dimensioni nello stabilimento russo con l’obiettivo di aumentare ulteriormente la quota di mercato grazie a tempi di consegna più rapidi, abbinati a un landed cost più vantaggioso per i clienti locali rispetto all’acquisto da stabilimenti situati in Europa.

Da segnalare inoltre nel periodo l’acquisizione di importanti e prestigiose commesse di apparecchi ventilati in Russia (il più moderno centro logistico refrigerato del paese) ed in Cina, dove la ripresa del mercato locale ha portato molte importanti commesse per il sito produttivo di Tianmen, che alla fine del mese di agosto ha registrato il portafoglio più alto nella sua storia.

Infine, per quanto concerne la SBU Components, nelle ultime settimane sono state completate con successo le fasi di omologazione di nuovi progetti di scambiatori con alcuni importanti players mondiali che dovrebbero garantire volumi aggiuntivi nel 2021.

 
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
A causa del possibile impatto economico del Coronavirus, lo scenario macroeconomico rimane caratterizzato da forte incertezza e da una visibilità piuttosto limitata e, pertanto, è molto complicato effettuare qualsiasi previsione sull’andamento dei risultati commerciali, economici e finanziari. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, hanno ripercussioni, dirette e indirette, sull’attività economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano prevedibili. I potenziali effetti di questo fenomeno sul bilancio non sono a oggi determinabili e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell’esercizio.

In questo contesto il Gruppo manterrà costante l’impegno a migliorare il proprio posizionamento strategico su tutti i mercati in cui opera. Sarà molto importante in questa fase gestire, nel breve termine, la situazione contingente, senza però mai lasciare che questa distolga l’attenzione dagli obiettivi di crescita dei volumi e della redditività a medio e lungo termine.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Eligio Macchi dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. Si allegano i prospetti di Conto Economico Riclassificato Consolidato, Stato Patrimoniale Riclassificato Consolidato e Rendiconto Finanziario Consolidato.

 

 
LU-VE Group è uno dei maggiori costruttori mondiali nel settore degli scambiatori di calore. Opera in diversi segmenti di mercato: refrigerazione (commerciale e industriale); raffreddamento di processo per applicazioni industriali e “power generation”; condizionamento dell’aria (civile, industriale e di precisione); porte e sistemi di chiusura in vetro per banchi e vetrine refrigerate. LU-VE (HQ a Uboldo, Varese) è una realtà internazionale con 12 stabilimenti produttivi in 8 diversi Paesi (Italia, Cina, India, Svezia, Polonia, Repubblica Ceca, Russia e USA), con un network di società commerciali e uffici di rappresentanza in Europa, Asia, Medio Oriente, Oceania e Nord America. Del gruppo fa parte anche una software house destinata all’ITC, allo sviluppo dei software di calcolo dei prodotti e alla digitalizzazione. Il Gruppo è forte di oltre 2.500 collaboratori qualificati (di cui circa 800 in Italia); oltre 390.000 mq di superficie (di cui oltre 160.000 coperti); 2.500 mq destinati ai laboratori di Ricerca & Sviluppo; 80% della produzione esportata in 100 paesi. Fatturato consolidato €270 milioni (al 31.12.2017).
www.luvegroup.com

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